Giornata della Memoria

Scuola dell'Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di primo grado

“… Indifferenza. Tutto comincia da quella parola. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all'ombra di quella parola"

Obiettivi

...Da anni, ogni volta che mi sento chiedere: "Come è potuto accadere tutto questo?", rispondo con una sola parola, sempre la stessa. Indifferenza. Tutto comincia da quella parola. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all'ombra di quella parola. Per questo ho voluto che fosse scritta nell'atrio del Memoriale della Shoah di Milano, quel binario 21 della Stazione Centrale da cui partirono tanti treni diretti ai campi di sterminio, incluso il mio. Liliana Segre, La memoria rende liberi...

Sensibilizzare e affiancare gli alunni e le alunne alla riflessione sui temi della Shoah, dell’antisemitismo, dell’indifferenza nei confronti delle discriminazioni, attraverso la fruizione di momenti, percorsi, UDA, modalità pedagogiche e testi che si avvalgono di rimandi a siti specializzati
https://www.yadvashem.org/education/other-languages/italian/about-yad-vashem.html
https://www.scuolaememoria.it/site/it/home-page/

Contenuti

ll Giorno della memoria è una giornata internazionale indicata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 2005 per ricordare la Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebraico, e tutti i deportati nei campi nazisti (già introdotta in Italia con la Legge n. 211 del 20/07/2000).
Ricorre il 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz.
Nella nostra scuola, un sabato di rientro per la Scuola Secondaria e un lavoro insieme in continuità affinché bambine, bambini e ragazze e ragazzi imparino l’importanza del fare memoria di uno dei periodi più bui della storia umana nel quale vennero assassinate milioni di persone: Ebrei innanzitutto, ma anche persone con disabilità, Rom e Sinti, omosessuali, oppositori politici, testimoni di Geova.

Le pagine web, i padlet di documentazione del lavoro, di scambio di best practive  a questi link:

27 gennaio 2024 (pagina in progress)
https://sites.google.com/icbernareggio.it/ddp2023-24/ed-civica-23-24/pilastro-i-costituzione-e-legalita/giorno-della-memoria-2024?authuser=0

27 gennaio 2023
https://sites.google.com/icbernareggio.it/ddp2022-23/ed-civica-22-23/pilastro-i-costituzione-e-legalita/giorno-della-memoria-2023?authuser=0

27 gennaio 2022
https://sites.google.com/icbernareggio.it/ddp21-22/ed-civica-21-22/pilastro-i-costituzione-e-legalita/giornata-della-memoria-2022?authuser=0

27 gennaio 2021
https://sites.google.com/icbernareggio.it/ddi-icbernareggio/eventi/giorno-della-memoria-2021?authuser=0

27 gennaio 2020
https://sites.google.com/icbernareggio.it/scuola-aperta/making-per-la-memoria

IL RICORDO NON BASTA: momenti di riflessione anche con nuovi linguaggi per coinvolgere bambine, bambini, ragazze e ragazzi attorno ai temi dell’Olocausto, delle deportazioni, delle discriminazioni e della diversità che hanno segnato quel periodo e che ancora oggi devono essere ricordati, elaborati e discussi per affrontare con maggiore consapevolezza le insidie del presente. Scrive Lia Levi nel bel libro Il Giorno della Memoria spiegato ai miei nipoti: "Ricordare non basta, il ricordo non resta lì per sempre. A volte ci si emoziona per un attimo e poi tutto vola via. Perché resti, questo è il punto, il ricordo si deve trasformare in memoria. Memoria è quando i ricordi sono diventati mattoncini del nostro oggi. Noi siamo qui e rappresentiamo il presente, lo sappiamo, ma senza il passato non avremmo senso, saremmo una scatola vuota."
RIFLETTERE, FARE, FAVORIRE IL PROTAGONISMO: favorire una riflessione condivisa contestualizzando gli eventi, usando i materiali più adatti privilegiando le parole, incontrando (anche on line) persone che hanno vissuto quel periodo, leggere e far leggere storie di persone e personaggi, cercare materiale come diari, documenti, registrazioni di interviste che aiutino a contestualizzare la vita quotidiana, le leggi (come le leggi razziali) e le loro disastrose conseguenze, “uscire dalla classe e dalla scuola”, ponendosi nella prospettiva di presentare ad un pubblico più ampio ciò che si è realizzato, le considerazioni emerse, le consapevolezze raggiunte, il processo seguito… affinché tutte e tutti comprendano che possiamo fare qualcosa di positivo perché ciò che è stato così terribile non succeda mai più.